domenica 4 dicembre 2011

Dal cantiere di una nuova rivista

Riporto qui il testo pubblicato, con altro titolo, come presentazione della nuova rivista di fotografia “L’Infinito Istante”.
Il sito (http://www.infinitoistante.it/) è ancora un cantiere, ma alcune “stanze” sono già “arredate” e aperte al pubblico. I lavori per completare e rifinire la struttura sono ormai agli sgoccioli.


Perché una nuova rivista di fotografia? Perché in rete?
Noi crediamo che si possano intraprendere nuovi progetti per sfida, per spirito di avventura, per migliorare qualcosa che già esiste, ma per L’Infinito Istante, oltre a tutto questo, c’è una motivazione più forte, che conferisce carattere di necessità al progetto: l’insoddisfazione di ciò che offre il presente.

Una nuova rivista perché vogliamo provare a dare forma a qualcosa che, nel mondo della carta come in rete, non abbiamo trovato: risposte alle domande che ci poniamo sull’immagine fotografica. Ad esempio: come funziona una fotografia; che uso ne viene fatto; come è cambiato e cambia, con accelerazione sempre più sfuggente, il nostro modo di guardare e rappresentare noi stessi e il mondo.

Una nuova rivista perché siamo convinti che se una fotografia emoziona, commuove, indigna o muove alla riflessione, tutto questo non può essere solo il frutto di una scelta tecnica: noi crediamo che dietro ad ogni atto fotografico ci sia molto di più. E vogliamo capire cos’è.

Una nuova rivista perché la fotografia non ha bisogno solo di schede tecniche, di tutorials (ce ne sono già in rete di ben fatti), di ricette su come fare o copiare altre fotografie. Noi crediamo che il pubblico della fotografia abbia bisogno anche di mappe, di parole e immagini per orientarsi un po’ di più nel cammino intricato della tradizione storica e delle prospettive che si stanno aprendo. 

Una nuova rivista perché la fotografia non è solo immagine, ma qualcosa che dialoga con il cinema, con il video, con il teatro, con la musica, con la letteratura. La fotografia non è un istante unico: è un istante profondo, da scandagliare con una visione attenta, insistente. Per prolungare la vita dell’immagine, magari all’infinito. Un infinito istante, appunto.

Una nuova rivista perché vogliamo idee e commenti su mostre, autori, libri, progetti che non siano recensioni edulcorate, compromessi pubblicitari: noi vogliamo resoconti che aiutano a capire.

Una nuova rivista perché vogliamo dare spazio a voci e immagini che, altrimenti, sarebbero condannati al silenzio.

Una nuova rivista on line per sentirci liberi, per non avere debiti economici e di pensiero. 

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