mercoledì 1 settembre 2010

Quale lago ho fotografato?

Ho fotografato il Lago d'Endine, tra Bergamo e Lovere, dopo anni che non tornavo in quei posti. Mi avevano commissionato il lavoro poco prima di Ferragosto e subito avevo iniziato ad elaborare mentalmente immagini ed inquadrature a partire dal ricordo di quel paesaggio. Riaffioravano in superficie le canne lungo le rive, il lato ovest in ombra nel pomeriggio, l'atmosfera raccolta, le acque silenziose. Ma una volta arrivato sul posto tutto si è mescolato: alle trasformazioni avvenute nel corso degli anni si è insinuata l'imprecisione instabile dei ricordi.

Cosa è successo? Credo si sia attivato uno sguardo strabico, rivolto al presente e, nello stesso tempo, al passato: uno sguardo profondo. Ad ogni inquadratura costruita nel presente si è sovrapposta l'immagine del lago che avevo accumulato negli anni, come un errore di parallasse con cui fare i conti ad ogni passo. E mentre scattavo mi sono domandato quale lago stavo fotografando: quello reale di oggi (verità oggettiva) o quello immateriale che emergeva dal ricordo (verità emotiva)? 

2 commenti:

M. Dick ha detto...

Quando capita di previsualizare un luogo o un avvenimento del nostro passato , confrontandoci con la realtà, ci rendiamo conto che il tempo ne ha deformato e cambiato il ricordo ... ed esso assume la forma delle nostre emozioni presenti e delle nostre esperienze trascorse, che ci hanno condotto attraveso scelte e decisioni, a costruirci un intricato labirinto di sentimenti ... la ricerca della nostra realtà ci porta ad indagare attraverso di loro.

? l'immagine del ricordo.

compagnia dei fotografi ha detto...

Mi affascina quella parola e l'immagine che sottintende: labirinti. Ogni mia inquadratura era proprio questo: un labirinto, una stratificazione di tempi, sentimenti e significati disseminati negli anni.

Il mio problema era come districarmi in quel groviglio di memorie e di quali indizi visivi riempire le immagini per segnalare questa pluralità di momenti diversi.

P.S. E agli indizi fotografici di memoria sarà dedicato il prossimo post.