sabato 25 settembre 2010

Indizi fotografici di memoria (2)

Carmelo Bongiorno, Erice

Riprendo il mio inventario di indizi dopo una breve vacanza siciliana che ha fornito, fra l'altro, ulteriore materia di riflessione. 

Immagini di memoria intima
Nel post precedente citavo Corot e la sua memoria dei luoghi. Mi domando: che tipo di memoria ha dipinto? Quella rappresentata da Corot è una memoria intima, privata, che nasce dall'esperienza personale dei luoghi ritratti. E' una memoria complessa da rappresentare, perchè avvolta in una sorta di opacità che lo spettatore non riesce a rimuovere completamente. Per diradare questa opacità la rappresentazione si appoggia al potere evocativo dell'immagine, con il ricorso a indizi disseminati allo scopo di accendere l'intuizione dello spettatore, per stimolarne l'immaginazione. Fuoco morbido e alterazione dei colori sono segnali (tra altri possibili) lasciati per dirigere la mente dello spettatore oltre la superficie apparente: indicatori dell'invisibile .

Un campionario bellissimo di questi indicatori emotivi, di indizi fotografici di memoria l'ho raccolto in uno dei primi lavori del fotografo catanese Carmelo Bongiorno , L'Isola intima (1997). Nelle sue fotografie Bongiorno mette in scena una incredibile varietà di equivalenti visivi della memoria privata: 

- lo sfocato (ad esempio: 01.Stretto di Messina; 07. Cefalù)
- lo sfondamento della messa a fuoco minima (03. Catania; 17. Portopalo)
- l'uso fortemente evocativo della profondità di campo ridotta, come nella intensissima Erice o in 12.Noto. [La numerazione si riferisce a quella presente nel sito dell'autore]. 

A tutto questo va poi sommata la scelta stilistica, importantissima, di fotografare in bianco e nero, con una rinuncia alla esattezza del colore che meglio traduce visivamente sia l'abbacinante violenza della luce del Sud (e il suo ricordo) sia il senso di distanza e di inafferrabilità che ogni memoria privata porta, ineludibili, in sè.

A questo tipo di memoria intima fa da contrappunto un altro tipo di memoria, esterna, più visibile: quella che molti frammenti di realtà si portano addosso in forme più o meno stratificate. Oggetti, luoghi, costruzioni, volti e corpi sui quali si sono depositate le tracce del tempo e con esse convivono, più o meno visibilmente. Altro tipo di memoria e altro tipo di immagini, che saranno oggetto dei prossimi post.

(continua)

     
   

























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