Carmelo Bongiorno, Erice |
Riprendo il mio inventario di indizi dopo una breve vacanza siciliana che ha fornito, fra l'altro, ulteriore materia di riflessione.
Immagini di memoria intima
Nel post precedente citavo Corot e la sua memoria dei luoghi. Mi domando: che tipo di memoria ha dipinto? Quella rappresentata da Corot è una memoria intima, privata, che nasce dall'esperienza personale dei luoghi ritratti. E' una memoria complessa da rappresentare, perchè avvolta in una sorta di opacità che lo spettatore non riesce a rimuovere completamente. Per diradare questa opacità la rappresentazione si appoggia al potere evocativo dell'immagine, con il ricorso a indizi disseminati allo scopo di accendere l'intuizione dello spettatore, per stimolarne l'immaginazione. Fuoco morbido e alterazione dei colori sono segnali (tra altri possibili) lasciati per dirigere la mente dello spettatore oltre la superficie apparente: indicatori dell'invisibile .
Un campionario bellissimo di questi indicatori emotivi, di indizi fotografici di memoria l'ho raccolto in uno dei primi lavori del fotografo catanese Carmelo Bongiorno , L'Isola intima (1997). Nelle sue fotografie Bongiorno mette in scena una incredibile varietà di equivalenti visivi della memoria privata:
- lo sfocato (ad esempio: 01.Stretto di Messina; 07. Cefalù)
- lo sfondamento della messa a fuoco minima (03. Catania; 17. Portopalo)
- l'uso fortemente evocativo della profondità di campo ridotta, come nella intensissima Erice o in 12.Noto. [La numerazione si riferisce a quella presente nel sito dell'autore].
A tutto questo va poi sommata la scelta stilistica, importantissima, di fotografare in bianco e nero, con una rinuncia alla esattezza del colore che meglio traduce visivamente sia l'abbacinante violenza della luce del Sud (e il suo ricordo) sia il senso di distanza e di inafferrabilità che ogni memoria privata porta, ineludibili, in sè.
A questo tipo di memoria intima fa da contrappunto un altro tipo di memoria, esterna, più visibile: quella che molti frammenti di realtà si portano addosso in forme più o meno stratificate. Oggetti, luoghi, costruzioni, volti e corpi sui quali si sono depositate le tracce del tempo e con esse convivono, più o meno visibilmente. Altro tipo di memoria e altro tipo di immagini, che saranno oggetto dei prossimi post.
(continua)
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